domenica 15 febbraio 2015

AUMENTARE VELOCITA UTORRENT

Come ti ho illustrato nella mia guida su come impostare uTorrent, questo ottimo programma per scaricare file dalla rete BitTorrent include una procedura di configurazione guidata che rileva la velocità della connessione Internet e regola le impostazioni del programma di conseguenza.
Si tratta di una funzione molto utile, tuttavia in alcuni casi non è sufficiente per far rendere il programma al massimo. Se vuoi “spremere” il tuo uTorrent fino all’ultimo e velocizzare il download dei file, devi regolare manualmente le impostazioni del software ed eseguire dei test sulla reale velocità della tua connessione ADSL.
Sei disposto a provarci e a “smanettare” un po’? Allora ecco come aumentare la velocità di uTorrent in base alle proprietà della propria connessione Internet. Non otterrai balzi di velocità stratosferici, ma dei discreti miglioramenti dovresti riuscire ad avvertirli.
Prima di vedere in dettaglio come aumentare la velocità di uTorrent, devi sapere qual è la velocità effettiva della tua connessione Internet in kylobytes. In questo modo, potrai regolare in maniera precisa le impostazioni del programma adattandole a quelle che sono le capacità della tua linea ADSL.
Collegati quindi al sito Internet SpeedTest e clicca sul pulsante IMPOSTAZIONIche si trova in alto a destra. Nella pagina che si apre, imposta su kilobytes il valore del menu a tendina Misurazione velocità (collocato in fondo alla pagina) e fai click prima su SALVA per salvare i cambiamenti e poi su ESEGUI UN TEST DI VELOCITÀ per tornare alla pagina iniziale del servizio.
A questo punto, clicca sul pulsante INIZIA TEST ed attendi che SpeedTest rilevi la velocità effettiva della tua connessione Internet sia in download che in upload. Il processo dura pochi secondi, prima di avviarlo però accertati di aver chiuso tutti i programmi P2P e le altre applicazioni che possono mettere sotto stress la connessione (es. visualizzazione di contenuti in streaming), altrimenti si ottengono dei valori “falsati”.
Speedtest
Una volta conosciuti i reali valori della tua connessione ADSL, per aumentare la velocità di uTorrent devi scoprire quali sono i parametri da impostare nel programma per consentire a quest’ultimo di scaricare alla massima velocità. Per compiere questa operazione, ti consiglio di affidarti ad Azureus Calculator, un servizio online che permette di calcolare in maniera esatta i parametri per la connessione da usare nei client Torrent.
Collegati quindi alla pagina principale del sito e digita nel campo di testo collocato accanto alla voce kiloByte/second il valore di upload che hai ottenuto nel test di SpeedTes (es. 83 kiloByte/second). Vedrai i valori elencati sotto le dicitureRecommanded for Tools -> Options -> Transfer e Recommanded for Tools -> Options -> Queue cambiare automaticamente in base alla cifra digitata: quelli sono i valori che devi inserire in uTorrent per massimizzare le performance del programma.
Per impostare in uTorrent i valori ottenuti con Azureus Calculator, avvia il programma e seleziona la voce Impostazioni dal menu Opzioni per accedere al suo pannello di controllo. Nella finestra che si apre, seleziona la voce Banda dalla barra laterale di sinistra e compila i vari campi del modulo seguendo questo schema:
  • Velocità massima di UL === > valore kB/s max upload speed di Azureus Calculator.
  • Velocità massima di DL === > valore kB/s max download speed di Azureus Calculator.
  • Numero massimo di connessioni globali === > valore Maximum number of connections globally di Azureus Calculator.
  • Numero massimo di peer connessi per torrent === > valoreMaximum number of connections per torrent di Azureus Calculator.
  • Numero di slot di upload per torrent === > valore Max upload slots per torrent di Azureus Calculator.
Adesso, clicca sul pulsante Applica per salvare le impostazioni, seleziona la voceCoda dalla barra laterale di sinistra e compila i vari campi del modulo seguendo questo schema:
  • Numero massimo di torrent attivi === > valore Max active torrentsdi Azureus Calculator.
  • Numero massimo di download attivi === > valore Max simultaneous downloads di Azureus Calculator.
Infine, clicca su Applica e OK per salvare le impostazioni e il tuo uTorrent dovrebbe risultare più veloce nei download.
Se utilizzi un Mac, recati nelle preferenze di uTorrent selezionando l’apposita voce dal menu che si trova in alto a sinistra. Dopodiché, nella finestra che si apre, seleziona la scheda Banda e compila tutti i campi come visto in precedenza per la versione Windows del programma.
Per impostare il numero di connessioni per Torrent e code, vai nella scheda BitTorrent e compila tutti i campi come visto qualche riga più su quando ti ho parlato di uTorrent per Windows.
Come ti ho spiegato anche in altri post dedicati al tema, alcuni provider impongono dei filtri sul traffico Torrent che impediscono di scaricare alla massima velocità anche se il router e il client usato per il download sono configurati correttamente. In questi casi, è possibile aumentare la velocità di uTorrent attivando una funzione denominata cifratura del protocollo, che bypassa le restrizioni dei provider consentendo di sfruttare al massimo la velocità della connessione.
Per attivare la cifratura del protocollo, devi recarti nel menu Opzioni > Impostazioni di uTorrent, selezionare la voce BitTorrent dalla barra laterale di sinistra e selezionare l’opzione abilitata dal menu a tendina In uscita. Clicca sul pulsante OK per salvare le impostazioni e il gioco è fatto.
Su Mac, la stessa opzione si può attivare andando nel menu uTorrent > Preferenze, selezionando la scheda BitTorrent dalla finestra che si apre e apponendo il segno di spunta accanto alla dicitura Abilita riferita alla funzione di Criptazione in uscita.
Ricordati, infine, di scaricare sempre torrent che hanno un numero alto di fonti (seed e peer). Senza di quelle, è difficilissimo raggiungere velocità di download significative. Non ci sono impostazioni e “trucchetti” che reggano

COMPRARE UN PC BUONO

Alla fine anche per te è arrivato il momento di comprare un nuovo notebook. Hai già adocchiato qualche computer che pensi possa fare al caso tuo ma prima di procedere con l’acquisto vorresti qualche consiglio su come scegliere un notebook.
Qual è il minimo di RAM e CPU che deve avere un portatile per non essere considerato già vecchio all’uscita dal negozio? Quale computer scegliere fra due con le stesse caratteristiche tecniche ma materiali costruttivi diversi?
Poi c’è la domanda delle domande: quanto bisogna spendere per portare a casa un buon notebook? Cercherò di risponderti subito, nella maniera più breve, obiettiva e semplice possibile. Buona lettura.
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Per sapere come scegliere un notebook, le prime due valutazioni che devi fare sono: “qual è il budget che ho a mia disposizione?” e “a cosa mi serve questo computer?”. Dopo aver risposto a questi quesiti cruciali, la strada sarà in discesa e potrai andare ad acquistare il tuo nuovo portatile con la mente quasi totalmente sgombra da dubbi.
Cominciamo dalla prima domanda: “qual è il budget che ho a mia disposizione?”. Per darti una risposta soddisfacente, devi sapere che esistono, grosso modo, tre fasce di prezzi per i notebook: quella entry-level che comprende macchine economiche da massimo 300/350 euro; quella dei computer di medio livello che arriva fino ai 600/700 euro e quella dei computer top di gamma che costano oltre i 1.000 euro.
I notebook da meno di 400 euro sono un’ottima scelta per chi deve compiere operazioni di base, come la navigazione online o l’elaborazione di documenti di testo, che non richiedono hardware particolarmente avanzato o per chi ha bisogno di computer estremamente portatili (magari convertibili in tablet) con schermi di dimensioni non superiori ai 10″. Per un utilizzo più intenso, invece, sono richiesti dei laptop da almeno 500/600 euro (molti dei quali sono adatti anche a editing video di base, gaming di livello medio e altre operazioni mediamente impegnative). I computer di gamma – quelli che costano anche più di 1.000 euro – vanno invece incontro alle esigenze di chi necessita di macchine potenti per giocare, fare editing video/audio professionale o chi ai classici laptop predilige i sottilissimi ultrabook (di cui parlerò più avanti).
Ora concentriamoci su un altro dubbio molto importante da dissipare: “a cosa mi serve questo computer?”. Rispondere a questa domanda permette di capire quali sono le caratteristiche del computer su cui puntare maggiormente (es. capacità grafiche, durata della batteria, ecc.) e individuare ledimensioni ideali del notebook da acquistare.
Di notebook, infatti, ce ne sono per tutti i gusti: con display che vanno dai 10 ai 18 pollici di dimensione, e bisogna scegliere con cura quello di cui si ha bisogno. Un computer di oltre 15” (detto desktop replacement, ossia sostituto del computer fisso) perde gran parte della sua portabilità e risulta inadatto per un uso in mobilità, d’altro canto i computer con display di diametro maggiore rappresentano una soluzione ottima per chi deve usare il notebook principalmente a casa o in ufficio e desidera uno schermo in grado di non affaticare la vista, giocare e guardare film in maniera agevole.
I portatili da 10/11″ – come detto in precedenza – rappresentano la soluzione ideale per chi si muove molto e ha bisogno innanzitutto della portabilità, mentre i notebook da 13/15″ rappresentano una dimensione media che va bene sia per la portabilità sia per l’utilizzo in sostituzione del desktop.
Adesso che hai messo a fuoco due delle questioni più importanti per scegliere un notebook adatto alle tue esigenze, passiamo alla valutazione della componentistica hardware dei portatili in commercio. Al contrario dei PC desktop, i notebook non prevedono una grossa libertà di scelta a livello hardware, si può acquistare soltanto a “scatola chiusa” ed anche la sostituzione di componenti come RAM e hard disk risulta, in genere, più difficoltosa rispetto a quella dei computer fissi (se non impossibile).
Detto ciò, per scegliere il notebook più adatto alle proprie esigenze è fondamentale conoscerne bene le specifiche e valutare elementi come processore, RAM, hard disk, scheda video e qualità costruttiva del prodotto. Per quanto concerne la RAM, per esempio, ti consiglio di evitare i computer con meno di 4 GB di memoria in quanto non sarebbero in grado di soddisfare pienamente le esigenze di lavoro e svago più comuni (a meno che non si tratti di computer convertibili ultra-portatili, in quel caso vanno bene anche 2GB). Su altri componenti, come ad esempio la scheda grafica, il discorso è variabile a seconda delle tue esigenze: se hai intenzione di usare il notebook principalmente per lavorare, redigere documenti e navigare in Internet, puoi accontentarti di qualsiasi scheda video integrata, se invece hai intenzione di giocare a videogame di ultima generazione e guardare film in HD, la scelta va orientata su un portatile dotato di scheda video dedicata.
Altre caratteristiche da valutare attentamente prima dell’acquisto di un notebook sono la tipologia, la potenza e la velocità di rotazione del disco fisso, la durata della batteria e la qualità costruttiva del computer.
Per quanto riguarda l’archiviazione dei file, ci sono computer equipaggiati con unhard disk meccanico (HDD), portatili (prevalentemente gli ultrabook) equipaggiati con dei drive SSD e notebook che montano sia l’una che l’altra tipologia di unità. Se non sai di cosa sto parlando, i drive SSD sono dei dischi a stato solido che si distinguono da quelli meccanici perché sono molto più veloci e silenziosi (leggi la mia guida su quale SSD compare per saperne di più).
Cerca di prediligere gli HDD da 7200 rpm rispetto a quelli da 5400 rpm in quanto garantiscono una maggiore velocità rispetto agli altri (anche se è difficile trovare hard disk da 7200 rotazioni per minuto su portatili di fascia medio-bassa) e dei drive SSD che abbiano almeno 256GB di spazio per l’archiviazione dei dati (a meno che non siano affiancati da un disco meccanico).
Per quel che concerne la batteria, fanno fede le celle e i milliampere/ora(mAh): più è alto il loro numero e maggiore è l’autonomia. Io ti consiglio una batteria da almeno 6 celle che dovrebbe garantire un’autonomia di circa 4,30/5 ore (poi dipende tutto dall’uso che fai del computer).
Ed ora veniamo al capitolo relativo alla qualità dei materiali. Soprattutto se utilizzerai il tuo nuovo notebook come computer primario per il lavoro, prima di procedere con l’acquisto devi valutare attentamente la qualità del computer stesso. Credimi: vale la pena spendere 100 o 200 euro in più per avere un notebook robusto e comodo piuttosto che fare i parsimoniosi e poi ritrovarsi ogni giorno a fare a cazzotti con un computer eccessivamente “plasticoso” che si surriscalda troppo, ha una tastiera scomoda o un trackpad che funziona male. Con questo non dico che devi acquistare per forza un dispositivo top di gamma, ma se tra due computer di fascia media ce ne sono due con identiche caratteristiche tecniche ed uno di questi pur costando qualcosina in più sembra più robusto e curato nel design, prendi quello. Non te ne pentirai.
Ora dovresti avere le idee piuttosto chiare su quali notebook vale la pena acquistare e quali no, ma prima di concludere vorrei parlarti di tre tipologie di computer portatili che puoi trovare nei negozi di elettronica: gli ultrabook, i computer convertibili e i Mac.
Gli ultrabook sono dei notebook di fascia molto alta caratterizzati da tre elementi: potenza, leggerezza e portabilità. Sono molto sottili, hanno una grande autonomia ed al posto dei classici hard disk montano dei drive SSD (drive a stato solido) che sono molto più veloci e meno delicati dei dischi fissi standard. Inoltre sono sprovvisti di unità CD/DVD. Come facilmente intuibile, sono ottimi ma il loro prezzo è molto alto: si parte da circa 900 euro per arrivare ai 1.200/1.500 euro.
computer convertibili, come accennato in precedenza, sono dei computer portatili con prezzi spesso abbordabili (si trovano da 300 euro in su) composti da un display touch e una base con tastiera separabile, quindi all’occorrenza possono essere usati sia come notebook sia come tablet. Prima di acquistarne uno è da prendere in considerazione anche l’ipotesi tablet puro: a tal proposito, per chiarire ogni eventuale dubbio, ti consiglio di dare uno sguardo al mio articolo su come scegliere un tablet.
Mac non sono computer particolari e non rappresentano una tipologia di notebook specifica, si tratta bensì dei computer prodotti da Apple equipaggiati con il sistema operativo OS X (che all’occorrenza può essere affiancato da Windows o Linux). Possono essere “fissi” (iMac), portatili (MacBook Pro) e ultra-portatili (MacBook Air) e sono tutti contraddistinti da ottimi materiali costruttivi. I loro prezzi non sono molto abbordabili. Per approfondire l’argomento leggi il mio post suquale Mac comprare.

Quale notebook scegliere

In conclusione voglio darti qualche spunto sui notebook da acquistare. Eccoti alcuni computer portatili fra i migliori disponibili in varie categorie e fasce di prezzo.

HP 250 G3

HP 250 G3
HP 250 G3 è un notebook economico che può rappresentare una soluzione ideale per chi ha bisogno di redigere testi, navigare online e fruire di contenuti multimediali su uno schermo bello ampio (15,6″) ma senza grosse pretese dal punto di vista delle prestazioni. Monta un display da 1366×768 pixel, un processore Intel Celeron Dual-core da 2.16GHz, un hard disk meccanico da 500GB a 5400rpm, 4GB di RAM e una scheda grafica Intel Graphics HD. Non mancano il masterizzatore DVD, la webcam HD e una discreta batteria che garantisce fino a 4 ore di autonomia. Sistema operativo: Windows 8.1.

Asus Transformer Book T100

Asus Transformer Book T100
Rimanendo in tema di dispositivi economici (ma buoni), ti consiglio il dispositivo convertibile Asus Transformer Book T100 che è composto da un tablet da 10.1″ e una base con tastiera rimovibile. Le sue caratteristiche tecniche comprendono: un display da 1366×768 pixel, un processore Intel Atom Quad-core da 1.46Ghz, 2GB di RAM e un SSD da 32GB. Dispone inoltre di una scheda grafica Intel HD Graphics, uno slot per le microSD, una fotocamera da 1,2MP e una batteria da 8060 mAh. Sistema operativo: Windows 8.1.

Asus K550JK-XO002H

Asus K550JK-XO002H
Asus K550JK-XO002H è un notebook di fascia media equipaggiato con uno schermo da 15,6″ e 1366×768 pixel di risoluzione, un processore Intel Core i7-4710HQ Quad-core da 2.5 GHz, 8GB di RAM, un hard disk meccanico da 500GB e una scheda grafica Nvidia Geforce GTX 850M con 2GB di memoria dedicata. Monta un masterizzatore DVD e una batteria rimovibile che garantisce un’autonomia media di 3 ore. Sistema operativo: Windows 8.1.

MacBook Pro Retina

MacBook Pro Retina
Il MacBook Pro Retina da 13,3″ è il portatile di casa Apple cha garantisce il miglior equilibrio tra portabilità e potenza. Dispone di uno schermo Retina da 2560×1600 pixel, un processore Intel Core i5 Dual-core da 2,6GHz, 8GB di RAM e un SSD da 128, 256 o 500GB. La scheda grafica è una Intel Iris Graphics, la webcam è una FaceTime HD mentre la batteria dura fino a 9 ore. Non dispone di unità ottica. Sistema operativo: OS X.
Naturalmente ci sono ancora tanti, tantissimi notebook che puoi prendere in considerazione. Per avere un’idea più completa del panorama offerto attualmente dal mercato da’ un’occhiata ai miei post su quale PC portatile comprarequale notebook comprarequale portatile comprarequale ultrabook comprare e quale MacBook scegliere. Inoltre fa un giretto su Amazon e sfoglia la sezione dello store dedicata i portatili, c’è davvero di tutto!

giovedì 12 febbraio 2015

RECUPERARE FOTO

Hai cancellato accidentalmente delle foto dalla memory card della tua fotocamera digitale o del tuo smartphone e sei disperato perché non sai come recuperarle? Non fasciarti la testa prima di rompertela. Con un pizzico di fortuna, se non sono state ancora sovrascritte da altri dati, le immagini che hai cancellato potrebbero essere ripristinabili in pochi click. In che modo? Usando ZAR.
ZAR è un’applicazione per Windows che permette di recuperare foto cancellate da memory card, chiavette USB e altri dispositivi in maniera facile e veloce. Include funzioni di ripristino avanzate a pagamento ma il recupero delle foto è gratuito al 100%. Ecco come funziona.
Per recuperare foto cancellate da memory card, chiavette USB o altri dispositivi, devi innanzitutto collegarti al sito Internet di ZAR e cliccare sul linkzarxxsetup.exe. A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (es. zar92setup.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su  e poi su Next.
Accetta quindi le condizioni di utilizzo del programma, mettendo il segno di spunta accanto alla voce I accept the agreement, e clicca su Next. Apponi, successivamente, il segno di spunta sulla voce Understood e fai click prima suNext quattro volte consecutive e poi su Install e Finish per completare il processo d’installazione ed avviare ZAR.
foto1
Al primo avvio del programma, comparirà un avviso relativo al fatto che gli antivirus possono rallentare i tempi di scansione delle memory card e di tutti gli altri drive che ospitano le foto da recuperare. Sta a te decidere se seguire il consiglio, disattivando momentaneamente l’antivirus, o andare avanti con il rischio di aspettare qualche minuto in più durante il recupero delle foto cliccando su Close.
A questo punto, per recuperare foto cancellate con ZAR, clicca sul pulsanteImage Recovery (Free) e seleziona l’unità da cui recuperare le immagini (es.card reader per la memory card). Successivamente, clicca sul pulsante Next ed attendi che venga eseguita la scansione dei file cancellati sul dispositivo. L’operazione potrebbe durare diversi minuti.
foto2
A scansione ultimata, metti il segno di spunta accanto alla cartella ROOT per selezionare tutte le immagini recuperabili, oppure seleziona singolarmente quelle che intendi ripristinare (puoi visualizzarne un’anteprima mettendo il segno di spunta accanto alla voce Preview image files). Clicca quindi sul pulsante Next, seleziona la cartella in cui copiare le immagini recuperate attraverso il pulsante […]e clicca sul pulsante Start copting the selected files per recuperare foto cancellate. Al termine dell’operazione, fai click su Exit per chiudere ZAR e aprire la cartella con le immagini ripristinate.
Puoi anche delimitare il recupero delle immagini alle foto scattate prima o dopo di una determinata data, mettendo il segno di spunta accanto alle voci Date after eDate before, o alle foto che hanno determinate dimensioni (in MB), mettendo il segno di spunta accanto alle voci Min size e Max size.

RECUPERARE EMAIL CANCELLATE

Aprendo la tua casella di posta elettronica ti sei accorto che mancano alcuni messaggi importanti a cui non avevi ancora dato risposta? È un classico, ma non disperare. Riuscirai sicuramente a rintracciare le tue e-mail perdute.
Non importa se usi un servizio di webmail, tipo Gmail, o un client di posta tradizionale, come Outlook o Thunderbird: esiste sicuramente un modo perrecuperare email cancellate che fa al caso tuo e io oggi sono qui per fartelo scoprire.
Allora, che ci fai ancora lì impalato? Corri a leggere le indicazioni che trovi qui sotto e mettile in pratica prima che sia troppo tardi. Sono convinto che la fortuna questa volta sarà dalla tua parte.

Come recuperare email cancellate online

Gmail

Gmail
Se utilizzi Gmail, puoi ritrovare tutte le email cancellate semplicemente collegandoti al servizio e dando un’occhiata al Cestino: basta cliccare sull’apposita voce che compare spostando il puntatore del mouse nella barra laterale di sinistra. Lo so, può sembrare stupido, ma il più delle volte le e-mail “introvabili” sono tali perché le si è cancellate per sbaglio. E tutte le e-mail cancellate finiscono nel cestino dei servizi di webmail.
Se “spulciando” nel cestino di Gmail sei riuscito a trovare i messaggi che avevi perduto, puoi riportarli nella posta in arrivo della tua casella di posta semplicemente aprendoli, cliccando sul pulsante Sposta in (in alto) e selezionando la voce Posta in arrivo dal menu che compare. Se i messaggi da recuperare sono più di uno, non aprirli ma metti il segno di spunta accanto ai loro titoli, clicca sul pulsante Sposta in (in alto) e seleziona la voce Posta in arrivo dal menu che compare.

Outlook.com

Outlook
Anche sul servizio Outlook.com di Microsoft è possibile recuperare email cancellate in maniera semplice. Tutto quello che devi fare è selezionare la voce Posta eliminata dalla barra laterale di sinistra, selezionare il messaggio o i messaggi da ripristinare (apponendo il segno di spunta accanto a questi ultimi) e selezionare la voce Posta in arrivo dal menu Sposta in che si trova in alto a destra.

Virgilio Mail

Virgilio
Il procedimento appena menzionato per Gmail e Outlook.com vale anche per Virgilio Mail: per visualizzare i messaggi spostati nel cestino basta pigiare sull’apposito collegamento nella barra laterale di sinistra, mentre per ripristinarli occorre selezionarli e scegliere la voce Posta in arrivo dal menuSposta in collocato in alto a destra.

Come recuperare email cancellate sul PC

Easeus Data Recovery Wizard Free Edition

Easeus Data Recovery Wizard Free Edition
Se vuoi recuperare messaggi da un client di posta elettronica tradizionale, come Microsoft Outlook o Mozilla Thunderbird, e la ricerca nel cestino non ha portato a risultati soddisfacenti, prova ad installa Easeus Data Recovery Wizard Free Edition.
Si tratta di un programma gratuito (fino a 1GB di dati) che permette di recuperare i file cancellati dall’hard disk del PC in base alla loro tipologia. Per scaricarlo sul tuo PC, collegati a questa pagina del sito Download.com e clicca sulla voce Download Now. Dopodiché apri il file appena scaricato (drw_free.exe) e porta a termine il processo d’installazione di Easeus Data Recovery Wizard Free Edition cliccando in sequenza su OKAvantiAccettareConfermaInstallare e Completa.
Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla dicitura Email e fai click sul pulsante Prossimo collocato in basso a destra. Seleziona quindi l’icona relativa all’hard disk in cui vuoi cercare le tue e-mail cancellate (es. C:) e clicca suScansione per avviare la ricerca.
A ricerca ultimata (dovrebbero volerci pochi secondi), utilizza l’elenco sulla sinistra per navigare fra tutte le cartelle che contengono file cancellati recuperabili, fai click destro sui file delle e-mail da recuperare (es. dbx, eml, ecc.) e seleziona la voceRecuperare dal menu che si apre per ripristinare il file delle e-mail cancellate.

Recuva

Recuva
In alternativa puoi affidarti all’ottimo software gratuito Recuva che può recuperare qualsiasi tipo di file cancellato accidentalmente (comprese le email) e supporta tutti i principali client di posta per Windows: Thunderbirds, Outlook, Windows Mail ecc.
Per scaricarlo sul tuo PC, collegati al sito Internet del programma e fai click prima sul pulsante Download e poi sulla voce Piriform.com. Apri dunque il pacchetto d’installazione del software (es. rcsetup151.exe), seleziona l’Italiano dal menu presente nella finestra che si apre e clicca in sequenza su Next, AvantiInstalla e Fine per concludere il setup.
Ad operazione completata, avvia Recuva, clicca su Avanti, metti la spunta sulla voce Email, vai ancora Avanti e seleziona l’opzione Non sono sicuro. Infine, premi su Avanti e Avvia per avviare la ricerca delle email cancellate e attendi che l’operazione giunga al termine (potrebbero volerci diversi minuti).
Una volta individuati i messaggi da ripristinare, metti il segno di spunta accanto ad essi e clicca sul pulsante Recupera… per ultimare le operazioni di recupero.

Come recuperare email cancellate su smartphone

Dr Fone
Se hai cancellato per sbaglio delle email o dei messaggi dal tuo cellulare, sappi che puoi provare a recuperarli grazie ad alcuni software disponibili per Windows e Mac OS X.
Ti ho parlato approfonditamente di quest’argomento nelle mie guide su come recuperare file cancellati dal cellulare e come recuperare file cancellati da Android: consultale e dovresti riuscire a risolvere velocemente il problema.

AUMENTARE SEGNALE WIFI

Hai acquistato un nuovo router Wi-Fi per estendere il segnale di Internet per tutta la casa ma, niente da fare, per pochi metri la connessione dalla tua stanza non riesce ad arrivare fino alla cucina. Hai buttato i tuoi soldi? Assolutamente no.
Esistono diversi modi per potenziare il segnale WiFi: alcuni a costo zero che richiedono un po’ d’inventiva e altri più costosi ma anche più efficaci. Se sei d’accordo, adesso ti svelo quelli che ritengo i migliori.
Analizzali tutti con attenzione e cerca di scoprire qual è quello più adatto alle tue esigenze e – altra cosa da non sottovalutare affatto – alle tue tasche. In un modo o nell’altro, di sicuro riuscirai a risolvere il tuo problema.

Posizione e canali wireless

Canale wifi
Cominciamo con un paio di consigli semplicissimi, abbastanza banali se vuoi, ma pur sempre validi.
  • In primis devi trovare la posizione ideale per il tuo router, quella in cui il segnale Wi-Fi riesce ad arrivare in tutte le stanze (o meglio, nelle stanze in cui serve) consentendo una navigazione ad alta velocità: semplice a dirsi, decisamente meno a farsi. Qui può entrare in gioco la app WiFi SweetSpots per iPhone e Android che funge da radar per rilevare la potenza del segnale wireless in varie zone della casa. Dopo aver spostato il router, avvia l’applicazione e controlla la potenza del segnale Wi-Fi nelle varie stanze in modo da scoprire quale è la posizione migliore.
  • Un altro modo per aumentare il segnale wireless è ridurre le interferenze presenti nella rete, un’operazione che puoi compiere accedendo al pannello di controllo del router e cambiando il canale radio utilizzato da quest’ultimo. Per accedere al pennello di controllo del router, digita l’indirizzo 192.168.1.1oppure l’indirizzo 192.168.0.1 nel browser, individua la sezione dedicata allaconfigurazione wireless e imposta un canale Wi-Fi differente dall’apposito menu a tendina. Devi andare per tentativi per individuare il canale migliore, comincia provando con 211. Maggiori informazioni sono disponibili nei miei tutorial su come entrare nel router e come captare meglio il segnale wireless.    

Extender fai da te

Lattina Wifi
È possibile aumentare la potenza del segnale wireless non spendendo quasi nulla, basta un po’ di inventiva, qualche minuto di pazienza e si possono ottenere risultati non miracolosi ma abbastanza soddisfacenti. Non ci credi? Prova a mettere in pratica il trucchetto relativo a come potenziare il segnale Wifi che sto per illustrarti e poi mi dici.
Che tu ci creda o no, tutto quello che ti serve per potenziare il segnale WiFi del tuo router è una lattina da 500 ml vuota (quelle grandi delle bibite, tanto per intenderci), un coltello (o un taglierino) e dei cuscinetti adesivi di quelli che si trovano facilmente in cartoleria o nei negozi di bricolage. Il risultato finale che devi ottenere è un’antenna semi-cilindrica da mettere sopra all’antenna del router per potenziarne il segnale.
In questo caso, il primo passo da compiere è togliere l’anello di apertura dalla lattina e lavare ben bene quest’ultima in modo da non far rimanere alcun residuo della bibita che conteneva. A questo punto, prendi il coltello o il taglierino, taglia completamente il lato posteriore della lattina (quello senza aperture) e compi la stessa operazione anche per la parte anteriore (quella con l’apertura)lasciando però intatta l’attaccatura: la parte anteriore della lattina farà infatti da base all’antenna e nella sua apertura andrà posizionata l’antenna del router.
Adesso, fai un taglio lungo tutto il corpo della lattina ed apri quest’ultima, in modo da ottenere una sorta di antenna semi-cilindrica, attacca due cuscinetti adesivi accanto all’apertura della parte anteriore della lattina (nella parte che andrà poggiata sul router, quindi sul retro) e posiziona la tua antenna fatta in casa sul router facendo entrare la vera antenna del dispositivo nell’apertura della lattina.
Dovresti ottenere una cosa simile a quella illustrata nell’immagine che vedi sopra. Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta pure la versione originale della guida pubblicata sul sito Internet WikiHow.

Range Extender o Powerline

Powerline
Se non sei molto avvezzo ai metodi fai-da-te, o comunque hai bisogno di soluzioni più professionali, puoi acquistare un range extender o pensare di adottare la tecnologia powerline. I range extender sono esteticamente simili ai router e permettono di ripetere facilmente il segnale wireless proveniente da altri router situati nelle vicinanze, in modo da portare la connessione Internet anche in stanze della casa dove prima non arrivava. Hanno prezzi che vanno generalmente dai 20 ai 50 euro e ce ne sono di tutte le dimensioni. Te ne ho segnalati alcuni fra i più validi nel mio post dedicato agli amplificatori di segnale Wi-Fi.
Se stai cercando come potenziare il segnale WiFi in una casa a più piani o con mura molto spesse, potresti pensare anche al powerline, un sistema che sfrutta l’impianto elettrico per portare il segnale wireless in tutta la casa tramite degli adattatori da collegare alla presa elettrica: in questo modo, ogni presa diventa un access point per la rete Wi-Fi. Il costo di questi adattatori varia mediamente fra i 25 e i 60 euro. Te ne ho parlato approfonditamente e te ne ho segnalato alcuni fra i più convenienti nel mio tutorial su come funziona il Powerline.
Se hai bisogno di estendere un segnale Wi-Fi solo sporadicamente, puoi optare per uno di quei gadget all-in-one che fungono da batteria di scorta per smartphone e tablet, ripetitori wireless e hub multimediali per accedere a tutti i file presenti su chiavette e schede microSD. Ne puoi trovare tantissimi su Amazon a prezzi che partono da circa 40 euro.

NAVIGATORE SU ANDROID

Grazie a tecnologie quali il GPS e Internet, i nostri smartphone sono in grado di fornirci indicazioni stradali molto precise, trasformandosi all’occorrenza in veri e propri navigatori. Per ottenere risultati affidabili e non smarrirsi in qualche landa desolata, però, occorre utilizzare le app giuste.
Ecco il motivo per il quale oggi voglio segnalarti qualche navigatore Android che consente di trasformare qualsiasi telefonino (o tablet) in un compagno di viaggio affidabile e puntuale. Ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche.
Che tu sia abituato a viaggiare in auto, a piedi, in bici o con i mezzi pubblici troverai sicuramente un servizio adatto alle tue esigenze. Ecco i migliori disponibili attualmente sul Play Store!

TomTom Go

TomTom
Se hai bisogno di un navigatore Android professionale, non esitare e rivolgiti aTomTom Go che si basa sulle rinomate mappe TomTom e ì permette di consultare i percorsi anche in modalità offline. Include la navigazione guidata con indicazioni vocali passo dopo passo, gli avvisi per Autovelox e limiti di velocità (per evitare multe), informazioni sempre aggiornate sul traffico e molto altro ancora.
La app è basata su un modello freemium, questo significa che si può scaricare a costo zero, non ci sono somme da pagare per le singole mappe (che includono le località di quasi tutto il mondo) ma ogni mese si possono consumare solo 75Km di navigazione. Per eliminare questo limite occorre sottoscrivere un piano di 19,99 euro all’anno o 44,99 euro per 3 anni.
Il suo funzionamento è estremamente intuitivo. Dopo aver installato TomTom Go, basta pigiare sul bottone Inizia subito, leggere le cinque schermate di introduzione alla app e scaricare una mappa tra quelle di EuropaEuropa occidentaleEuropa orientaleItalia o altre nazioni (premendo il tasto Tutte le mappe). Da sottolineare il peso piuttosto notevole di tutte le mappe (quella italiana ad esempio pesa quasi 800MB) che obbliga il loro download in Wi-Fi. Per maggiori info consulta la mia guida su TomTom per Android.

Nokia HERE

Nokia Here
In alternativa puoi affidarti a Nokia HERE, altra ottima applicazione per le mappe di qualità professionale che, a differenza di TomTom Go, è completamente gratuita. Include le mappe di oltre 100 paesi di tutto il mondo e consente il salvataggio dei percorsi in locale per la consultazione offline. Da evidenziare anche la presenza della funzione Glympse che permette di condividere la propria posizione geografica con gli amici (utile per organizzare raduni) e delle indicazioni vocali.
Per utilizzare HERE non è obbligatorio creare un account, tuttavia se dopo aver installato la app si decide di iscriversi gratuitamente al servizio (con indirizzo email o tramite Facebook) si possono sbloccare funzioni avanzate come il download delle mappe offline e il salvataggio dei propri luoghi preferiti.
Per ricevere indicazioni da HERE, devi indicare la destinazione da raggiungere digitando un indirizzo nella barra collocata in alto oppure tenendo premuto il dito su un punto della mappa, dopodiché devi indicare il tuo mezzo di trasporto: automezzi pubblici o nessuno (a piedi) e scegliere una delle possibili varianti del percorso.

Google Maps

Google Maps
Se stai cercando un navigatore Android che ti fornisca le indicazioni per raggiungere una determinata meta ma non vuoi perdere troppo tempo a scaricare e imparare il funzionamento di nuove app, puoi affidarti a un servizio presente “di serie” sul tuo smartphone. Mi riferisco a Google Maps che – forse non tutti lo sanno – include anche una modalità navigatore che fornisce indicazioni vocali sui percorsi da compiere in auto o a piedi per raggiungere un determinato luogo.
Per attivare il navigatore di Google Maps, non devi far altro che avviare la app, digitare l’indirizzo della località che intendi raggiungere nella barra di ricerca collocata in cima allo schermo e selezionare l’icona della macchina collocata in basso a destra.
Successivamente, scorri fino in fondo la schermata che si apre e pigia sul pulsanteAvvia il navigatore per ricevere le indicazioni stradali dalla app. Puoi scegliere il mezzo di trasporto con cui ti stai muovendo (auto, trasporti pubblici o camminata a piedi) selezionando una delle tre icone presenti nella parte alta dello schermo.
Al momento in cui scrivo, il servizio Navigatore di Google Maps è ancora in beta, quindi potrebbe non essere affidabile al 100%. Ad ogni modo, una voce e delle notifiche testuali ti accompagneranno durante il percorso comunicandoti step-by-step le direzioni da prendere. Una volta arrivato a destinazione, per disattivare il navigatore espandi il menu delle notifiche di Android e pigia sulla voce Esci dalla navigazione.

Waze

Waze
Un altro navigatore Android che ti consiglio vivamente di provare è Waze, il quale fornisce un servizio totalmente gratuito tenuto in piedi dalla stessa comunità degli utenti, che arricchiscono le mappe e forniscono informazioni in tempo reale sul traffico. Utilizzandolo, dunque, avrai non solo indicazioni stradali sempre precise ma anche informazioni importanti sul traffico.
Al primo avvio, dopo aver accettato le condizioni d’uso del software, vengono chieste alcune informazioni per attivare un account gratuito nella rete Waze:  numero di telefono, nome e cognome (passaggio che si può bypassare grazie all’autenticazione tramite Facebook) e nickname da utilizzare all’interno del network Waze.
Per ottenere indicazioni stradali con Waze, pigia sull’icona dell’applicazione collocata in basso a sinistra e seleziona l’icona Naviga dal menu che compare. Digita quindi l’indirizzo della località da raggiungere, seleziona quello esatto dai risultati della ricerca e pigia sul pulsante Go per far partire il navigatore. Per visualizzare le informazioni sul traffico, gli incidenti, ecc. pigia sul pulsante con l’indicatore delle mappe che si trova in basso a destra e seleziona una delle icone presenti nel menu che si apre. Più facile di così?
Per “spegnere” Waze e non ricevere più le sue indicazioni stradali, apri il menu delle notifiche di Android (tirando in basso la barra nera che si trova in cima allo schermo) e premi sul pulsante Switch off collocato sotto l’icona dell’applicazione.

Moovit

Moovit
Se sei solito muoverti con i mezzi pubblici o a piedi, ti consiglio vivamente di scaricare Moovit, un navigatore Android totalmente gratuito focalizzato sugli orari e i tragitti di bus, metro e treni. È completamente in italiano e supporta le linee del trasporto pubblico di tutte le principali città del mondo.
Per ottenere le indicazioni stradali basta pigiare sulla voce Pianifica collocata in alto a destra, immettere le località di inizio e partenza e premere sul bottone Cerca. Pigiando invece sul pulsante Orari è possibile conoscere gli orari di autobus, treni e metro